Senza gas in via Foggia / 2

7 gennaio. In mattinata gli occupanti dell’ex Aspira iniziano a scavare un buco in corrispendenza dell’allaccio del gas tagliato qualche giorno prima. Intanto alcuni solidali entrano negli uffici dell’AES in corso Regina Margherita 52 per protestare contro l’intervento che ha lasciato gli occupanti al freddo. Nel pomeriggio la polizia si presenta di nuovo in via Foggia, questa volta in forze: una decina di blindati della celere e diversi agente in borghese sono lì per scortare i tecnici dell’AES che hanno l’ordine di chiudere il buco riaperto la mattina e togliere il gas anche all’altra occupazione di via Foggia, quella al civico 17. Mentre i tecnici lavorano e alcuni occupanti salgono sui tetti nel timore di uno sgombero, diverse decine di solidali si radunano in zona e bloccano corso Palermo. Dopo un’ora decidono di partire in corteo dietro lo striscione «Affitto, Luce, Gas: non li paghiamo più». La celere viene rapidamente spostata a protezione della sede dell’AES e il piccolo corteo si sposta veloce in corso Regina, piazza della Repubblica, Corso Giulio Cesare , Lungo Dora e via Bologna: slogan, interventi al megafono, molti cassonetti messi in mezzo alla strada e alcuni dati alle fiamme, petardi e qualche scritta. Prima di tornare in via Foggia, dove nel frattempo i lavori sono terminati, c’è il tempo anche per qualche battibecco l’autista di un furgonicino dell’AES, incrociato per caso lungo la strada e preso a male parole.