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Sabato in mattinata si diffonde la voce che il neonato movimento Fratelli d’Italia, con gli esponenti Marrone e Ghiglia in testa, ha intenzione di manifestare tra le strade del mercato del Balon per protestare contro la “degradante presenza di abusivi”. In poche ore grazie al passaparola una ventina di compagni si ritrovano in via San Pietro in Vincoli per ostacolare i fascisti.

Sul luogo sono già presenti una decina di sbirri in borghese, del commissariato di Porta Palazzo e della digos, e una quarantina di celerini. Non appena i fascisti, una ventina circa, fanno la loro comparsa srotolando lo striscione e impugnando le bandiere, la celere si schiera subito per difenderli.

Cori ironici e interventi che spiegano chi sono questi Fratelli d’Italia attirano l’attenzione di diversi abusivi e passanti che si fermano a chiacchierare con i compagni, altri invece osservano più distanti la scena per vedere come va a finire. Il dirigente di piazza non stacca un momento l’orecchio dal telefono chiedendo con tutta probabilità ai propri superiori rinforzi e lumi sul da farsi, in evidente difficoltà.

Il trascorrere del tempo non sembra aiutare i questurini che vanno invece sempre più in confusione, così mentre i fasci tra le urla di scherno generali ripongono striscione e speranze di svolgere la propria iniziativa, dalla parte opposta della strada arrivano i rinforzi invocati. Tre blindati di carabinieri da cui prontamente scendono i celerini che si schierano in mezzo la strada rendendo ancor più ridicola la gestione poliziesca della piazza.

Ancora una volta tra le strade di questa porzione di città, la polizia seppur in evidente soprannumero, non se l’è sentita di forzare la situazione. Poche ore, un veloce passaparola e una cassetta di frutta marcia (che non c’è stato bisogno di utilizzare) sono bastate per impedire ai Fratelli d’Italia di sfilare.  Sarà il timore della rabbia diffusa che, per quanto fatichi ad emergere, cova comunque sotterranea a preoccupare i questurini più delle magre figure che continuano ad inanellare? Per adesso si può essere abbastanza soddisfatti di come è andata la giornata, e magari se gli antifascisti che nelle stesse ore a qualche centinaio di metri tenevano un presidio di controinformazione sulle foibe fossero intervenuti più numerosi in San Pietro in Vincoli, i fasci avrebbero dovuto andarsene più frettolosamente, e con meno tranquillità.