Napoli, occupata la Croce Rossa

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Una cinquantina di solidali con le lotte dei reclusi dei CIE ha occupato per alcune ore la sede del Comitato Regionale della Croce Rossa a Napoli, dedicando l’iniziativa in particolare ai reclusi di Roma con le bocche cucite e ai rivoltosi di Bari. Girando per gli uffici, gli occupanti hanno avuto la fortuna di incontrare Paolo Monorchio, l’ex direttore crocerossino del CIE di Santa Maria Capua Vetere in provincia di Caserta. Nei giorni dell’inaugurazione, nel lontano aprile 2011, aveva definito il lager campano «un campo all’avanguardia, probabilmente il migliore d’Italia», augurandosi comunque per i reclusi  una «permanenza più breve possibile». Profetico come Cassandra, Monorchio aveva ragione su tutto: il primo CIE della Campania era talmente all’avanguardia da restare aperto appena due mesi, distrutto in un grande incendio appiccato dai reclusi al culmine una rivolta.