Frecciarossa bloccato
Una nuova iniziativa, questa volta a Torino, in solidarietà con Claudio, Nicco, Mattia e Chiara, in carcere oramai da quasi tre settimane, e contro la costruzione del treno superveloce in Val di Susa. Una quarantina di Notav e di solidali entrano poco prima delle sei del pomeriggio nella stazione di Porta Nuova e si piazzano, bandiere alla mano, in mezzo al binario 17 dove il Frecciarossa per Roma sta per partire. Appendono uno striscione tra i pali («Il Tav è ovunque: blocchiamolo – libertà per Claudio, Nicco, Mattia e Chiara»), intonano slogan (tra cui «il sabotaggio non è sbagliato: terrorista è lo Stato»), distribuiscono volantini ai passeggeri; la circolazione è bloccata e ne fa le spese anche il treno che dovrebbe partire dal binario accanto, un Frecciarossa che pure va a Roma ma fermandosi a Bologna e Firenze. Poco prima Piero Fassino era stato avvistato in biglietteria: chissà su quale dei due treni avrebbe dovuto salire. Sta di fatto che il sindaco sulla banchina neanche si fa vedere e dopo un quarto d’ora i manifestanti liberano i binari, anche se la circolazione rimarrà bloccata per un’altra trentina di minuti. Dopo un po’ verso la stazione arriva una camionetta delle Celere, ma i nostri oramai si sono dileguati.
E sempre sabato, alla Gare du Lyon di Parigi, tutti i viaggiatori dei TGV delle 6.40, 10.40 e 14.40 diretti a Torino e Milano hanno avuto tutto il tempo di leggere un volantino sugli arresti del 9 dicembre, distribuito da una quindicina di solidali, in francese e in italiano.