Sott’acqua
Nel bel mezzo del diluvio su Roma, una occhiata a chi sta dentro a delle gabbie. Intanto gli “ospiti” del Cara di Castelnuovo del Porto che, secondo quanto racconta una diretta di Radio Onda Rossa, sono stati lasciati chiusi dentro mentre l’acqua saliva e si son trovati costretti a cercare scampo sui tetti. Il Centro – costruito su una piana alluvionale del Tevere – è completamente allagato mentre un operatore è gravemente ferito a causa di un corto-circuito. Nonostante la situazione sia critica pure nella zona di Ponte Galeria, le gabbie continuano a rimanere chiuse. Questa mattina, anzi, c’è stata una protesta giacché da tre giorni nella baracche non c’è l’acqua calda e il riscaldamento e i soldati non volevano dirstribuir la colazione a chi, nel Centro, non sta facendo lo sciopero della fame: i prigionieri hanno ammassato un bel po’ di masserizie di fronte alla caffetteria e hanno appiccato un piccolo incendio. Spento l’incendio, il cibo è subito arrivato.
Aggiornamento 1 febbraio. Esausti anche per le infezioni alla bocca e scoraggiati per la sostanziale immobilità della situazione, i reclusi che si erano cuciti le labbra la settimana passata sono andati in infermeria a farsi togliere i punti e hanno terminato così la protesta. Intanto, però, continua a piovere su Roma e il riscaldamento nel Centro continua ad essere spento, tanto che dopo la distribuzione del pranzo i prigionieri si son rifiutati per un po’ di rientrare nelle sezioni.