Sfratto nella Barriera

Ogni martedì uno sfratto a sorpresa? Non si possono fare previsioni, ma è evidente l’impegno e la costanza di Comune e Questura quando c’è della gente da buttare in strada. Dopo le camionette della settimana scorsa a San Salvario, oggi è il turno della Barriera di Milano, dove i reparti della Celere si sono presentati intorno alle nove del mattino tagliando in due via Leinì, isolandola da corso Vercelli e corso Giulio Cesare, per prendersela con una coppia con un bambino. Entrati in casa, hanno impedito che venissero avvertiti i solidali della zona in modo da poter lavorare in santa pace e poi, restituite le chiavi dell’appartamento al legittimo proprietario, se ne sono andati lasciando gli ex-affittuari nell’androne. Impossibile una resistenza sul momento, dunque, e velocissimi i tempi di esecuzione giacché la procedura di sfratto regolare era stata sospesa poco più di un mese fa. Solo quando tutto è finito, dunque, si riesce ad intavolare una prima risposta, con un piccolo corteo che percorre le strade della Barriera tra corso Novara e corso Giulio Cesare fino al mercato di piazza Cerignola: altre famiglie sotto sfratto e solidali per protestare contro questo nuovo attacco alla resistenza. La Digos segue i manifestanti a pochi isolati di distanza e, nonostante la situazione sia tutto sommato tranquilla, non rinuncia ad esibire un po’ di muscoli questurini richiamando due camionette, che arrivano però quando il corteo oramai è terminato.
Ascolta la diretta trasmessa da Radio Blackout:

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Aggiornamento ore 23.00. Si scopre che gli sfratti a sorpresa eseguiti durante la giornata sono stati, in realtà, due. Dopo via Leinì, difatti, le camionette si sono recate in via Marchesi Visconti, in Borgo Vittoria: stessa scena, ma non hanno trovato nessuno in casa. L’affituario moroso, che si era visto anche lui sospendere lo sfratto, ha scoperto di essere stato sfrattato solo qualche ora dopo, tornando a “casa” dal lavoro.