Appunto, fuoco ai Cie

Belle notizie, questa sera, dal Cie di corso Brunelleschi. Poco prima delle dieci i prigionieri sono riusciti ad appiccare degli incendi in cinque camere dell’isolamento e in tutti gli stanzoni dell’area gialla, contemporaneamente. Non sappiamo ancora quali sono i danni esatti alle strutture, ma la polizia è stata obbligata a sgomberare l’isolamento e a tenere i reclusi dell’area gialla in cortile. Poco dopo l’inizio degli incendi, di fronte al Centro si è radunato un grosso presidio: una settantina di persone per venti minuti di slogan e battiture e i reclusi hanno pensato bene di portarsi avanti ancora un po’ con il lavoro, appiccando incendi anche nelle camere dell’area bianca. Anche in questo caso la polizia, che è fortemente sottonumero e che in questi giorni non riesce neanche a star dietro all’ordinaria amministrazione nella vita del Centro, si è limitata a lasciar la gente nel cortile senza provare, per ora, alcuna mossa repressiva. Adesso come adesso dentro il Cie di Torino rimane intonsa esclusivamente l’area verde: tutte le altre sono mezze chiuse o pesantemente danneggiate. Alla faccia di chi pensava che per liberarsi sempre di più dei Cie si dovesse aspettare Bubbico, la Kyenge o qualunque altro prestigiatore in giacca e cravatta di un Ministero o di un Consiglio comunale qualsiasi.

Ascolta un racconto della serata, registrato giusto alla fine del presidio:

[audio:https://macerie.org/wp-content/uploads/2014/03/cie-9-marzo-2013.mp3]

Aggiornamento 10 marzo. I prigionieri delle due aree bruciate hanno passato la notte nel campetto da calcio, all’aperto, giacché poliziotti e crocerossini non sapevano dove sistemarli. Ora continuano ad essere tenuti all’aperto.