«Gli unici stranieri son gli sbirri nei quartieri»

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Poco prima delle quattro del pomeriggio un’automobile con a bordo alcuni agenti in borghese del commissariato di Porta Palazzo e una camionetta piena di celerini parcheggiano in Corso Giulio Cesare all’angolo con via Carmagnola. I poliziotti si avvicinano alla fermata del tram pronti a salire sui mezzi della linea 4 per controllare i documenti a tutti i passeggeri visibilmente stranieri. Nessuno viene portato via, forse anche perché alla fermata precedente i passeggeri erano stati allertati della presenza della polizia. Dopo aver rastrellato in questo modo un paio di tram gli agenti risalgono sui mezzi e si allontano verso nord.
Non passa neanche un’ora e gli infaticabili agenti del commissariato di Porta Palazzo e la camionetta di celerini ricompaiono in quartiere, questa volta accompagnati da una jeep degli alpini, qualche volante della polizia e alcuni vigili. Fanno tappa in Corso Giulio vicino all’angolo con corso Emilia per l’ennesima caccia ai senza-documenti. La scena è sempre la stessa, una classica retata: gli agenti scendono in forze dai mezzi, circondano gruppi di persone che stazionano vicino ai negozi e controllano i documenti; chi ne è privo viene caricato sulle volanti e portato via, come capita ad un paio di ragazzi fermati. Questa volta però qualcuno, stufo del solito spettacolo, comincia a guardar male polizia e militari, parte qualche insulto, prima timido poi urlato; compare un megafono, si fanno alcuni interventi e qualche coro (dal classico via, via la polizia al più puntuale gli unici stranieri, gli sbirri nei quartieri). Due ragazzini di colore sfidano il cordone per passare dall’altra parte ma vengono respinti a spintoni. All’angolo il gruppetto di incazzati e curiosi comincia ad ingrossarsi, così vengono chiamate altre pattuglie e una camionetta a dar manforte ai colleghi che ormai hanno smesso di rastrellar gente e sono costretti ad occuparsi principalmente dei contestatori. Recepito forte e chiaro il messaggio la Forza Pubblica, che non è la benvenuta tra queste strade, si ritira e torna a casa propria tra le Porte Palatine.