I numeri dell’accusa
Nell’Aula Bunker del carcere della Vallette, quattro ore abbondanti di requisitoria sono servite a Rinaudo e Padalino per confermare l’impianto accusatorio costruito contro Chiara, Claudio, Mattia e Niccolò. Attentato con finalità di terrorismo, attentato terroristico con ordigni micidiali ed esplosivi, detenzione e trasporto di armi da guerra, danneggiamento a mezzo incendio e violenza a pubblico ufficiale sono quindi i reati contestati che tradotti applicando le regole dell’aritmetica penale hanno portato i due Pm a richiedere pene di 9 anni e sei mesi per tutti e quattro i compagni. Per quanto riguarda le parti civili invece, Ltf richiede per l’azione di sabotaggio contro il cantiere di Chiomonte la cifra “simbolica” di 50 mila euro, Sap e Avvocatura dello Stato si sono invece riservate di fare i loro conti successivamente.
Mentre in Aula Bunker si davano tutti questi numeri, un lungo corteo ha attraversato le strade di Torino: uno “sciopero sociale” che ha visto manifestare migliaia di persone in più di 20 città. Sotto la Mole, oltre le scritte, gli slogan e gli interventi che se la prendono con le politiche del governo Renzi su scuola, lavoro e casa, molti sono stati anche quelli dedicati alla lotta No Tav, alla solidarietà con Chiara, Niccolò, Claudio e Mattia e al rilancio dei prossimi appuntamenti in vista della sentenza del 17 dicembre.