Ultime e non ultime
L’eco del presidio sotto le mura del carcere probabilmente è stato sentito solo da Antonio, Silvia e Stefano poichè Daniele, dopo l’interrogatorio di garanzia, è uscito ai domiciliari. Non capiamo bene i colpi di testa della dottoressa Bianco, la stessa che ha ordinato l’arresto per i quattro compagni dopo pochi giorni si è resa disponibile a cambiare le misure. Così appena sarà completata e consegnata la documentazione delle case idonee anche gli altri tre compagni dovrebbero uscire dal carcere per essere rinchiusi ai domiciliari.
Questo non sposta il livello della rabbia, i compagni ai domiciliari potrebbero rimanere fuori dai giochi per un po’, mentre chi sta violando il divieto di stare in città ha una partita ancora da giocare.
Intanto vi riportiamo i messaggi di solidarietà arrivati da oltre il solito pezzo di città:
Scritte comparse nei quartieri ovest di Torino
Striscioni calati a Milano
“Animi ribelli – spiriti gagliardi – fuori subito – domani è tardi”, striscione dalla curva del Masnada Dal Pozzo
Azione dedicata da Trento
Qui un comunicato di solidarietà dai compagni di Cagliari.
Infine le voci di alcuni compagni intervistati su Radio Blackout. I loro racconti intrecciano alla lettura delle carte uno sguardo più ampio, la messa al bando del picchetto avviene in un quartiere interessato da nuovi investimenti e processi di rigenerazione, gli arresti, i divieti di dimora, le minacce di sgombero si scontrano con persone disposte a reagire…
[audio:https://macerie.org/wp-content/uploads/2016/12/intervista.mp3]