Dal divieto alla patria galera

dec22_andre_kertesz.jpg

Di nuovo una sveglia di soprassalto, ancora la polizia.

Gli agenti della Digos hanno stamane prelevato dalle rispettive abitazioni quasi tutti coloro che da giorni stavano violando il divieto di dimora a Torino per condurli alla questura di via Grattoni, notificare loro l’aggravamento di misura cautelare e prelevare il Dna. Due compagni, invece, non sono stati trovati.

Lo sapevamo già che il Gip Loretta Bianco che di peli sulla lingua pare averne parecchi vista la scarsa argomentazione cartacea nelle ordinanze, ne ha meno sulla firma: per Chiara, Jack, Larry, Damiano, Gabrio e Manuela il carcere; per Francesca e Giulia gli arresti domiciliari. Non è ben chiaro quale sia la discriminante tra i due trattamenti perché, come si diceva sopra, nero su bianco c’è scritto solo che qualcuno risulta aver fatto più violazioni di altri, ovvero più giorni di presenza a Torino. Insomma da come la mette la signora Bianco parrebbe quasi un provvedimento che va a quantità.

Aspettiamo di avere qualche notizia in più, soprattutto sul fatto che il carcere di destinazione sia come è sembrato di capire quello torinese o se i compagni saranno smistati in più patrie galere.

Intanto l’appuntamento rimane quello per l’udienza di Riesame di giovedì 15, con un presidio davanti al tribunale per le 9:30.