Deportazioni e Mistral Air

 

11a18-349118.jpg

 In un comunicato stampa pubblicato qualche giorno fa dal sito di PosteItaliane la Mistral Air afferma di «non effettuare alcun servizio di trasferimento migranti né rimpatri di cittadini extracomunitari dall’Italia». La compagnia aerea di Posteitaliane, addirittura, ribadisce che «la sua attività consiste nel trasporto aereo di corrispondenza e pacchi oltre a servizio passeggeri a corto e medio raggio e qualsiasi riferimento ad operazioni che esulino da tali servizi è privo di fondamento». Vi accenniamo a questo comunicato per due ragioni, semplici entrambe. La prima è per sottolineare la mirabile faccia di bronzo di chi, dopo aver guadagnato fior di quattrini (venti milioni di euro dal 2013, tanto per fare un esempio, con circa quattrocento voli) trasportando gente incatenata come si trattasse di corrispondenza e pacchi, ora fischietta e fa finta di nulla. La seconda è per segnalarvi che, in effetti, è dal settembre scorso che non abbiam più trovato notizia di voli di espulsione gestiti da questa compagnia, dopo tre mesi durante i quali si erano man mano diradati: potrebbe essere, dunque, che la Mistral Air si sia ritirata dall’affare e che quel comunicato – con qualche aggiustamento di tempi verbali – contenga un fondo di verità.

Avran trovato affari più lucrosi? Si saran convertiti improvvisamente alla causa della Libertà per tutti? Avranno avuto altre difficoltà, rivisto il piano industriale, rimaneggiato il management? Si saranno stufati di tutti i gesti di ostilità che si son procurati in questi anni a causa dell’impegno diretto della compagnia nella macchina delle espulsioni? Si tratta di una interruzione solo temporanea? È invece una bufala, una menzogna bella e buona? Non abbiamo i mezzi, adesso come adesso, per capire cosa passi per la testa dei dirigenti della Mistral Air, e non è detto che li avremo mai.
L’unica ipotesi che ci sentiamo di escludere a priori è che in buona fede sian rimasti folgorati, come si usa dire, sulla Via di Damasco. E l’unica che non vorremmo mai escludere, alla quale teniamo da sempre, è quella che invece dimostra come sia possibile, con gli sforzi e la pazienza e l’insistenza e il coraggio di tanti, bloccare qualcuno dei mille piccoli ingranaggi che fan girare le grosse ruote delle ingiustizie.