Rivelazioni

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La lettura de La Stampa ieri ci ha riservato qualche piccola sorpresa che ci fa piacere condividere con i lettori di questo blog. In un articolo dal titolo “Giudice nel mirino dei gruppi anarchici”, il buon Massimiliano Peggio ci racconta di una serie di azioni in solidarietà ai compagni arrestati il 3 maggio scorso e contro il Gip Arianna Busato del cui operato abbiamo più volte avuto modo di parlare nelle ultime settimane.

L’articolo comincia da una scritta a caratteri cubitali «Gip Busato aguzzina, tutti liberi» vergata martedì notte sull’asfalto davanti al nuovo palazzo della Lavazza, tra corso Brescia e corso Palermo. A farla un gruppo di una decina di persone, incappucciate, andate via prima dell’arrivo delle pattuglie.

In precedenza, subito dopo gli arresti, un’iniziativa se l’era presa con la ditta che aveva tolto il gas all’Asilo occupato, e un gran numero di scritte sono comparse in varie zone del quartiere e nei pressi del Palagiustizia.

L’articolo continua quindi raccontandoci che alle prime luci dell’alba del 28 giugno, in concomitanza con le richieste di domiciliari, cinque persone hanno cosparso di letame il marciapiede del Tribunale di Sorveglianza di via Bologna 47, di fronte alla sede della polizia municipale, dedicando al Gip l’iniziativa. Un’altra incursione se l’è presa invece con la sede del consorzio Kairos in via Lulli 8 che collabora al funzionamento del Cpr di corso Brunelleschi. Diverse iniziative si sono infine svolte davanti al carcere dove, fino a qualche giorno fa, erano rinchiusi Antonio, Fran e Antonio.

A meno che ci siano sfuggite, non ci sembra che La Stampa o altri quotidiani locali avessero finora dato notizia di queste iniziative, e viene quindi da chiedersi perché riunirle tutte e raccontarcele a distanza di qualche giorno. Chissà che il caldo o le ferie di stagione non abbiano creato qualche intoppo nella normale comunicazione tra la Questura e i pennivendoli torinesi. Altrettanto curioso il fatto che non si faccia mai menzione dello sciopero della fame di Antonio.

Sia come sia, tempi e modi delle veline questurine non sono certo questioni appassionanti. Certamente più interessanti gli eventuali suggerimenti che si possono trarre dagli avvenimenti venuti alla luce su La Busiarda.