Ritardo selettivo

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Riorganizzazioni e ristrutturazioni non si palesano solo quando l’occhio dello studioso riesce a indagarle, ma soprattutto quando incidono direttamente sul quotidiano di molti. Una suggestione arriva dal racconto della figlia adolescente di un’amica che non riesce mai ad arrivare in orario a scuola, non perchè non si sveglia in tempo ma perchè la linea 77 è battuta a una frequenza bassissima, circa un bus all’ora.

Ciò è la diretta conseguenza dell’introduzione del sistema Bip che ha creato dati per rendere più efficiente il sistema di trasporto pubblico torinese. Frequenze sempre più rade o soppressioni lungo le tratte dove i passeggeri non hanno l’abitudine di pagare, quindi fermate dell’autobus colme di gente in attesa in certi angoli della città.

Ciò accade nel medesimo periodo in cui la Gtt è al collasso, alla ricerca di investitori per non essere commissariata. Lo stesso momento in cui i lavoratori preoccupati delle sorti del proprio posto all’interno di un’azienda instabile si agitano e scioperano. Contemporaneamente al moltiplicarsi dell’offerta di sistemi di trasporto che si basano sull’utilizzo di applicazioni e della modalità sharing.

Per chi ha pochi soldi, zero documenti, a chi mancano strumenti smart e canali d’accesso ai servizi non rimane che attendere alla fermata dell’autobus e accumulare ritardi e disguidi nel procedere della giornata tanto da pensare, non a torto, che la città, la possibilità di attraversarla e la velocità nel farlo li siano negati.