Storie di pulizia sociale

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Cosa sia questa guerra quotidiana che attraversa le strade di Aurora, lo vediamo tutti i giorni. Ma sulla pelle dei tanti sfruttatti che abitano questo pezzo di città, sono incise le cicatrici di numerose battaglie addietro. Le sponde della Dora cantano l’ira dei fratelli di Abdelkabir, caduto dal terzo piano di via La Salle 5 nel lontano 2000 per scappare a una retata di Carabinieri. La crosta dei muri racconta di interi palazzi messi a nudo, setacciati a caccia di abusivi e clandestini.

La riqualificazione è una grande operazione di pulizia sociale, di cui è importante comprendere la mole e il dettaglio. Un’operazione che proviene dal centro città e che affonda una buona parte delle sue radici nel tessuto urbano di Porta Palazzo.

Di seguito alcuni stralci tratti da La Stampa, del 11/10/2003: un esempio di repressione sul campo, la sua strategia operativa e il valore che produce.

<<  Conoscere il degrado abitativo, misurarne confini e spessore per combatterlo con azioni mirate, ripetute nel tempo. E’ la terapia intensiva stabilita da Palazzo civico per eliminare o quantomeno tamponare le «zone franche» che scandiscono il patrimonio immobiliare privato nell’area di Porta Palazzo, sacche fuori controllo contro le quali si infrange il grande progetto di riqualificazione del quartiere meglio noto come «The Gate».

Ieri mattina le prove generali, con lo sgombero all’alba dello stabile in via La Salle (civici 5 e 16) da parte di un’unità interforze composta da polizia, carabinieri, finanza, vigili, personale dell’Asl, tecnici comunali e cani antidroga:

70 persone controllate, 18 clandestini fermati, 6 marocchini
(cinque uomini e una donna) arrestati per detenzione di stupefacenti.

Al secondo piano dell’edificio al numero 5 è stato scoperto
un forno abusivo per il pane ed un allacciamento a gas fuori norma;

sopra e sotto, alloggi in pessime condizioni igieniche, alcuni a rischio di crollo.
Il primo di una lunga serie di controlli che d’ora in avanti martelleranno a sorpresa i 92 stabili […] caratterizzati da abusivismo, sovraffollamento, condizioni igieniche e strutturali precarie […], individuati da Comune e forze dell’ordine al termine di verifiche incrociate su 1.500 numeri civici nel quartiere. Il risultato è una graduatoria corredata da una mappa nella quale spiccano 92 indirizzi abbinati a colori diversi (secondo la gravità del caso).

[…] una proprietà tanto disinvolta quanto frammentata, che è poi il vero comune denominatore delle situazioni monitorate.

[…] ispezioni che ogni 15 giorni metteranno sottosopra uno di questi «porti di mare», rompendone gli equilibri. L’obiettivo è chiaro: rendere la vita impossibile a chi gestisce il redditizio business degli affitti irregolari con controlli più frequenti e soprattutto mirati, tutelando nel contempo gli affittuari e le fasce deboli (clandestini esclusi).

[…] L’assessore Roberto Tricarico (Edilizia pubblica-Periferie), che ieri ha presentato l’iniziativa con i vertici della sicurezza ed i responsabili del progetto «The Gate», è convinto del contrario. «E’ una sfida mai tentata prima – spiega -. La vera novità sta nell’approccio. Abbiamo incrociato le pratiche aperte dalle forze dell’ordine, dai servizi tecnici comunali e dall’Asl individuando situazioni di degrado a macchia di leopardo».

[…] le graduatorie emerse sono due: una riguarda gli stabili interessati, compresi nel perimetro che ripercorre i confini del quartiere (dal retro di piazza della Repubblica, lungo via Cigna e corso XI Febbraio) estesi Oltredora fino a corso Emilia; l’altra i problemi riscontrati, classificati in base alla gravità.

[…] nella classifica confluiscono a pieno titolo anche i fenomeni di clandestinità e sovraffollamento confermati dal blitz in via La Salle. La configurazione di questa realtà è il presupposto a due tipi di intervento: dei controlli abbiamo già detto; l’altro filone sul quale premere l’acceleratore sono le politiche di risanamento edilizio, da portare a termine con o senza la collaborazione dei privati. Alcune, come il bando per la riqualificazione delle facciate, sono già state avviate grazie agli incentivi previsti. Altre, più drastiche, sono in dirittura d’arrivo. […] Scaduti i due anni nei quali i proprietari potevano presentare piani di recupero, la legge autorizza il Comune a procedere autonomamente alla risistemazione: se è il caso, ricorrendo all’esproprio degli edifici.  >>