Insulti

13 dicembre. In occasione della “giornata dell’insulto al leghista” contro l’ennesima ventilata ronda di Borgezio & Co. a Porta Palazzo, un gruppo di vivaci antirazzisti si dà appuntamento in piazza Statuto per distribuire ai passanti e attacchinare sui muri tanti piccoli volantini con frasi del calibro di “meglio un figlio tossico che un nonno leghista”. Comparendo e scomparendo all’improvviso, si avvicinano pian piano in piazza della Repubblica, dove di ronde leghiste non c’è neanche l’ombra. Ma il gruppetto riesce comunque a cogliere l’occasione per insultare, nell’ordine: un onesto cittadino che non gradiva tutte queste affissioni abusive; due guardiani del mercato coperto che pretendevano di fermare due antirazzisti, liberati poi a furor di popolo; un pattuglione di alpini intenti nella delicata missione di cacciare i venditori abusivi e prendere a calci con disprezzo le loro cassette di legno.