30 giugno. Scritte e striscioni in italiano e in farsi appaiono nella notte sul muro dello stabilimento della FATA di Pianezza. Tra tutte “FATA complice degli assassini in Iran” e “Solidarietà al popolo iraniano”, intorno ad una A cerchiata. In effetti, tra le tante aziende italiane che fanno affari con il regime degli Ayatollah, l’azienda di Pianezza è ostinatamente in prima fila.