Soprusi a Gradisca

I soprusi e le vessazioni quotidiane nel Cie di Gradisca d’Isonzo, dove i reclusi sono in isolamento da quasi tre settimane: le irruzioni della polizia mentre i detenuti sono chini per le preghiere del Ramadan, le violenze contro i malati, gli abusi di psicofarmaci, la latitanza dei medici, la qualità del cibo, la scarsità dell’acqua, l’abbandono e l’incertezza per il proprio futuro, gli operatori sottomessi e complici con la polizia… “Siamo violentati, qua. Siamo violentati e nessuno ci dà una mano.”

Ascoltate il lungo sfogo di un recluso:

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(Gli operatori che ignorano le richieste dei reclusi e che voltano la testa di fronte alle violenze della polizia a Gradisca d’Isonzo sono dipendenti del consorzio Connecting People, che riunisce altri 11 consorzi di Cooperative sociali sparse in varie regioni italiane. Connecting People ha le mani in pasta a vario titolo anche nei Cie di Bari, Brindisi, Trapani ed Elmas, ha dimostrato molto interesse anche per quello di Torino ed è molto ben piazzata anche nella gestione di Cda e Cara. Dopo l’ultima strage nel Mediterraneo ha riunito il proprio Consiglio di Amministrazione per esprimere riprovazione e lutto per l’accaduto: il settore produttivo del quale sono leader funziona a combustibile umano ed ogni morto in mare è un corpo in meno da gestire e sul quale fare affari)