La foto

Notte movimentata al Cie di corso Brunelleschi a Torino. Poco dopo le undici di sera arriva la voce, direttamente dal telefono di un recluso, di un tentativo di evasione parzialmente riuscito: pareva che ci avessero tentato in sei, ma che cinque non ce l’avessero fatta. Inoltre, tre dei fuggiaschi riacciuffati erano stati portati nelle celle di isolamento, e i compagni di cella temevano che la polizia li stesse pestando per rappresaglia. La voce rimbalza, anche attraverso un appello da Radio Blackout, e diversi antirazzisti e amanti della libertà si precipitano al Cie per vedere cosa stava succedendo, e cosa si poteva fare. Dalle gabbie si sentono grida e battiture, c’è una protesta in corso. Poco dopo si scopre che l’evasione è stato un tentativo collettivo che ha riguardato una o due sezioni intere, una roba grossa insomma, con decine di persone coinvolte. Anche da fuori si comincia a battere sui pali e a gridare “libertà!”. Finché non arrivano ben dieci volanti, probabilmente a zonzo lì intorno per cercare il fuggiasco, e fermano quattro antirazzisti intenti a suonare un paio di lampioni, e in possesso di diverse palline da tennis e una racchetta. I quattro vengono portati in commissariato e ne escono alcune ore dopo con una denuncia per istigazione: giusto il tempo per vedere la foto del fuggiasco che veniva distribuita a tutte le volanti. Per chi è interessato ai tempi di reazione, diciamo che la foto è stata diramata circa quattro ore dopo l’evasione.

Ma la cosa più importante è che c’è un uomo libero in più a Torino.

Aggiornamento – lunedì 0re 13:00. Da dentro ci informano che i tre fuggiaschi  fermati ieri notte – un algerino, un tunisino e un senegalese – sarebbero stati arrestati questa mattina e portati al carcere delle Vallette, con l’accusa di resistenza. In realtà, qualcuno li ha visti sanguinare vistosamente dalla testa mentre poliziotti e alpini li picchiavano con violenza. E comunque, ci confermano che a tentare la fuga sono stati in tanti, almeno una ventina. E anche questo è importante.

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