Scabbia, sindacalisti e secondini

chiavi-in-mano-1024x766.jpgAlla fine, la scabbia ha fatto capolino fuori dalle Vallette. Già ignorata dall’Ispettore della sezione, la lettera di protesta dei reclusi che vi abbiamo proposto l’altro giorno è stata ripresa da qualche giornale torinese e pure i secondini hanno approfittato per prendere la parola, con un comunicato sindacale nel quale, ovviamente, non provano neanche a simulare interesse per la sorte della gente che tengono sottochiave e non si pongono domande rispetto alle responsabilità dei propri colleghi che hanno ignorato i primi segni dell’epidemia e le proteste dei reclusi. L’unica preoccupazione dei secondini dell’Osapp sono i rischi professionali della categoria: del resto si debbono salvare la pelle.

Se avete un attimo di tempo, ascoltate la lunga chiacchierata andata in onda questa mattina all’interno della trasmissione “Bello come una prigione che Brucia” di Radio Blackout, che fa il punto delle mobilitazioni dentro e intorno al carcere dell’ultimo mese, partendo dalla lettera delle detenute dei Nuovi giunti fino alla denuncia della scabbia, passando per le battiture, i presidi, e la protesta alla sede della Ecosol. In coda, anche qualche considerazione sugli arresti di lunedì scorso, al ruolo dei compagni in carcere e ai rischi della differenziazione.

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