Sgombero in via Cuneo

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Sono passate da poco le 9 del mattino quando in via Cuneo compaiono le camionette. A quest’ora nella nuova casa occupata al civico 45 c’è poca gente, giacché gli abitanti sono in giro – chi ad accompagnare i bambini a scuola, chi dal dottore, chi per altre iniziative o impegni – e la polizia ne approfitta per iniziare l’assedio. I poliziotti in borghese passano subito dal tetto, neutralizzando ogni possibilità di resistenza, e da lì poi scendono a sfondare le porte degli appartamenti. La sproporzione numerica è enorme: a chiudere le vie intorno alla casa ci sono una decina di camionette, oltre al solito codazzo di agenti della Digos, funzionari e pezzi grossi del locale Commissariato. Nel giro di mezz’ora, all’angolo con via Cecchi, al di là delle camionette parcheggiate a chiudere la strada si forma un nutrito gruppone di gente che guarda, tra compagni, gente dell’assemblea contro gli sfratti del quartiere e gente indignata. Un’ora di comizi prima a voce e poi al megafono, slogan, alcuni passanti che urlano contro la polizia che butta in strada la gente. Inizia un blocco stradale a singhiozzo, poi in sessanta si parte per un breve corteo intorno all’isolato blindato con la celere dietro al culo che regala qualche spinta.

Finito il corteo, arrivano le notizie dagli sgomberati. Una compagna, portata in Questura all’inizio delle operazioni, viene rilasciata. Una famiglia rumena, che rifiuta subito “l’aiuto” delle forze dell’ordine viene fatta uscire dalla palazzina. Altre due famiglie, invece, vengono accompagnate dalle auto della polizia politica in via Leoncavallo, la sede degli assistenti sociali di zona, con la promessa di trovar loro “una sistemazione”. I poliziotti fan scendere la gente davanti al cancello, valigie alla mano, e subito vien fuori la verità: gli assistenti sociali non ne san niente e su due piedi offrono quattro giorni di ospitalità dalle suore per un nucleo familiare e per l’altro… niente, giacché il capofamiglia è residente in un’altra circoscrizione. Come sempre, sarà la solidarietà di quartiere garantire loro un tetto per questa notte.

Mentre ascolti il resoconto della mattinata trasmesso questa mattina da Radio Blackout annotati l’appuntamento, fatto circolare appena ieri dalla gente dell’assemblea contro gli sfratti di Porta Palazzo e Barriera, per il prossimo sabato 12 aprile, con il presidio contro gli sfratti e gli sgomberi in via Borgo Dora:

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