Condanne all’aula bunker (e lacrimogeni sull’autostrada)

Si è appena concluso il primo grado del cosiddetto “Processone No Tav”, il procedimento nel quale 53 compagni sono imputati per la resistenza allo sgombero della Libera Repubblica della Maddalena del 27 giugno 2011 e per l’assedio al cantiere di Chiomonte del successivo 3 luglio. Le accuse di lesioni e violenza aggravate, di resistenza a pubblico ufficiale, di danneggiamento e travisamento si sono tramutate in condanne che vanno dai pochi mesi ai quattro anni e mezzo di carcere per 47 imputati. Condanne pesanti, inferiori alle richieste dei Pm Pedrotta e Quaglino – che lo scorso 7 ottobre avevano chiesto 200 anni di carcere complessivi – fuorché per alcuni compagni contro i quali i giudici hanno deciso di calcare la mano più di quanto avesse proposto l’accusa. Sei, in ogni caso le assoluzioni.

All’uscita dall’aula i No Tav presenti al processo hanno invaso la strada e hanno bloccato per una ventina di minuti corso Regina Margherita in tutte e due le direzioni all’altezza dell’aula bunker per protestare contro la sentenza formulata dai giudici.

Un altro appuntamento per reagire a questa sentenza è per questo pomeriggio alle 18 al piazzale della stazione di Bussoleno.

Aggiornamento ore 20.45. Mentre il sito del carcere di Torino è irraggiungibile grazie ad un attacco informatico di Anonymous, l’appuntamento alla stazione di Bussoleno si è presto trasformato in un corteo di circa 250 persone che ha bloccato prima la statale e poi ha tentato di invadere l’autostrada. La polizia è riuscita a mettersi in mezzo per tempo e ad impedire questo primo tentativo, ma è stata presto aggirata da un gruppone di manifestanti che, sparpagliatosi sui prati, ha preso possesso di una delle due carreggiate. L’occupazione dell’autostrada è durata circa mezz’ora, fino all’arrivo di nuovi reparti della celere che l’hanno affrontata a colpi di lacrimogeni e con qualche carica. Sembra che durante gli inseguimenti siano stati fermati 5 compagni, due di loro sono stati rilasciati poco dopo.  Ora l’autostrada è riaperta, ben protetta dai celerini, mentre la statale è ancora bloccata.

Aggiornamento ore 23.30. I tre No Tav fermati durante le cariche sull’autostrada sono stati rilasciati con denuncia a piede libero.

Ascolta un racconto in diretta della serata, trasmesso mezz’ora fa da Radio Blackout:

[audio:https://macerie.org/wp-content/uploads/2015/01/lacrimogeni-autostrada-27genn2014.mp3]

Aggiornamento 28 gennaio. Nel giro di un paio di notti diverse sedi del PD nelle città di Udine, Tavagnacco, Padova, Mestre, Zelarino vengono imbrattate e ricoperte di scritte in solidarietà ai 47 condannati.

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