Evitare un 610

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Nonostante i rinvii ottenuti durante la resistenza ad alcuni sfratti di questa settimana, l’uso dell’art.610 rimane una costante, gli ufficiali giudiziari non perdono il vizietto di sospendere la procedura in vista del futuro intervento a sorpresa della polizia. Eppure a volte un po’ di prontezza e buon udito possono riuscire a sventare questo pericolo, proprio come è successo questa mattina in corso Emilia.

Inutile dire che il freddo di un inverno ormai alle porte, oltre che pizzicare il naso e far fregare le mani, si aggiunge a rendere più arduo il picchetto davanti al portone. La partecipazione di sfrattandi e solidali rimane di sicuro alta, ma per riprendere un po’ di calore, nell’attesa che passi il famigerato ufficiale, è oramai d’obbligo allungarsi a turno verso il bar più vicino. E’ così che questa mattina, all’angolo del marciapiede oltre il portone della casa, un piccolo ‘distaccamento’ del picchetto consumava ininterrottamente caffè quando alle orecchie di due ragazze, amiche della sfrattanda, sono giunte delle parole fin troppo familiari. Eccoli lì, il baffuto padrone e un ufficiale poco noto e un po’ ansioso che discutono di sospendere lo sfratto a causa della resistenza in corso. Basta poco per interrompere questo arcinoto epilogo: inchiodarli di parole per non farli prendere l’automobile al volo, chiamare un po’ di rinforzi dal picchetto e intonare a gran voce mese dopo mese la richiesta di rinvio: gennaio! Febbraio! Marzo, marzo, marzo! Sfratto rinviato all’otto marzo, quattro mesi di tranquillità conquistati dalla ragazza e dai suoi due figli.
Per portare avanti la sua piccola guerra il padrone non sta utilizzando solo gli strumenti offerti dalla giustizia, infatti da qualche mese ha staccato l’erogazione dell’acqua all’appartamento della sfrattanda: prima chiudendo il rubinetto che andava all’alloggio, da lei prontamente riaperto, e poi piombando il contatore in cantina. Nonostante le proteste dei presenti al picchetto il padrone ha fatto finta di niente, ma la faccenda rimane aperta e si valuterà il miglior modo per ottenere di nuovo l’acqua.