Storie da Corelli, e lo sciopero continua
Ottavo giorno di sciopero della fame nel Cie di via Corelli, a Milano. La fame
Ottavo giorno di sciopero della fame nel Cie di via Corelli, a Milano. La fame
Situazione calda in Inghilterra nei centri di detenzione per immigrati clandestini. A Londra continuano le
9 marzo. Via i vecchi reduci dell’Associazione nazionale Alpini, largo ai giovani buttafuori dell’Hydra Service,
Sono giorni difficili al Cie di Ponte Galeria, Roma. I reclusi che stavano facendo lo
9 marzo. Ennesima retata a Porta Palazzo, questa volta sui tram della linea 4. Mentre
9 marzo. Dopo lo sgombero dall’alloggio ATC che occupava in corso Salvemini con la moglie
Notte insonne per i reclusi del Cie di Gradisca d’Isonzo. Ieri sera le celle del
8 marzo. Nella notte ignoti entrano nella sede elettorale dell’UDC, in via Cernaia 16, e
8 marzo. Se ne torna a casa con le pive nel sacco l’ufficiale giudiziario che
7 marzo. Moncalieri. Imbrattati nella notte numerosi manifesti del candidato sindaco del Pdl Stefano Zacà,
A Milano, nel Cie di via Corelli, i detenuti e le detenute in sciopero della
7 marzo. “Calabresi farai la fine di tuo padre”, questa l’ennesima scritta comparsa nella notte
Venerdì 5 marzo davanti al lager di via Corelli alcuni solidali hanno fatto un presidio
Con grande determinazione continua a Milano, nel Cie di via Corelli, lo sciopero della fame
“Siamo stanchi di non vivere bene. Viviamo come topi. La roba da mangiare fa
schifo. Viviamo come carcerati ma non siamo detenuti. I tempi di detenzione
sono extra lunghi perché 6 mesi per identificare una persona sono troppi.
Siamo vittime della Bossi Fini. C’è gente che ha fatto una vita in Italia e
che ha figli qua, gente che ha fatto la scuola qui e che è cresciuta qui. Non
è giusto. Non siamo delinquenti.
3 marzo. Nel pomeriggio, in una sala in pieno centro a Torino, una elegante manica di
28 febbraio ore 22.00: La Croce Rossa si incontra per il passaggio di consegna della
1 marzo. Idrissa stava partecipando allo sciopero dei migranti, e forse non si aspettava che
27 febbraio. Per qualche minuto un nutrito gruppo di antirazzisti urla slogan, esplode petardi e