Sommosse in Spagna, solidarietà in Francia
12 marzo, Aluche (Madrid). Dopo un mese di proteste, rivolte e scontri che hanno causato
dentro le gabbie
Resistenze
La guardia mi consiglia di lasciar la mia roba nel corridoio: «Qua dentro, sa com’è…».
Ordine pubblico
«Oh, tutto bene?» «Sì, sì, tutto bene…» Ogni volta che entro dentro al bagno, e
Sui tetti di Ponte Galeria, nelle celle di Gradisca
Sabato 13 marzo, Roma. Come annunciato da tempo, fuori dalle mura del Cie di Ponte
Storie da Corelli, e lo sciopero continua
Ottavo giorno di sciopero della fame nel Cie di via Corelli, a Milano. La fame
Da Londra
Situazione calda in Inghilterra nei centri di detenzione per immigrati clandestini. A Londra continuano le
Buttafuori (e filo spinato)
9 marzo. Via i vecchi reduci dell’Associazione nazionale Alpini, largo ai giovani buttafuori dell’Hydra Service,
Non c’è più speranza
Sono giorni difficili al Cie di Ponte Galeria, Roma. I reclusi che stavano facendo lo
Notte insonne a Gradisca
Notte insonne per i reclusi del Cie di Gradisca d’Isonzo. Ieri sera le celle del
Aggiornamenti sugli scioperi e testimonianze da Milano
A Milano, nel Cie di via Corelli, i detenuti e le detenute in sciopero della
Solidarietà agli scioperi della fame nei Cie
Venerdì 5 marzo davanti al lager di via Corelli alcuni solidali hanno fatto un presidio
Continua lo sciopero a Milano, e la protesta si allarga
Con grande determinazione continua a Milano, nel Cie di via Corelli, lo sciopero della fame
Siamo stanchi di non vivere bene
“Siamo stanchi di non vivere bene. Viviamo come topi. La roba da mangiare fa
schifo. Viviamo come carcerati ma non siamo detenuti. I tempi di detenzione
sono extra lunghi perché 6 mesi per identificare una persona sono troppi.
Siamo vittime della Bossi Fini. C’è gente che ha fatto una vita in Italia e
che ha figli qua, gente che ha fatto la scuola qui e che è cresciuta qui. Non
è giusto. Non siamo delinquenti.
Aerei, scioperi della fame, botte
Preso in mezzo alla strada durante una retata, Alì è dentro al Centro di corso
L’aria che tira
«[…] aspettando di vedere se la prossima volta saranno ancora i pochi colleghi schiacciati sotto